A Luserna è viva la lingua cimbra, di origine baiuvara
La comunità del paese di Lusern (Luserna), ha saputo conservare nei secoli le caratteristiche di una minoranza linguistica unica nel suo genere. Gli abitanti di Luserna parlano la lingua cimbra, un’antica variante della parlata bavarese portata su questi monti dai coloni che vi si stabilirono nel Medioevo. Nei comuni del vicino Veneto invece, la lingua cimbra è oggi praticamente scomparsa.
Grazie alla sua posizione isolata, a Lusern la lingua cimbra viene parlata da quasi tutti i circa 300 abitanti, di cui ben due terzi portano il cognome "Nicolussi". Fino a quasi un secolo fa, il cimbro veniva parlato anche nei paesi circostanti, ossia, Lavarone e Folgaria, dove la lingua si estinse per mano di Mussolini ed Ettore Tolomei che repressero e proibirono la cultura e la lingua cimbra durante l'italianizzazione. I cognomi e i nomi geografici sono le uniche testimonianze del passato cimbro ancora presenti.
Le altre minoranze linguistiche invece si trovano nella Valle dei Mocheni in provincia di Trento, a Sappada in provincia di Belluno e a Sauris e Timau (entrambe in provincia di Udine). Con soli 1.000 parlanti circa è tra le lingue meno diffuse al mondo. Per questo motivo, la lingua cimbra di Luserna è oggetto di diversi studi internazionali e interventi legislativi provinciali e regionali, nonché dello sforzo di tutti i suoi membri per evitare che la comunità linguistica si dissolva.
A Luserna si trova un centro di documentazione, un istituto culturale e diverse associazioni musicali, culturali e di volontariato che si occupano, tra l'altro, di preservare la lingua e di far conoscere la peculiarità di questa cultura anche al di fuori del territorio provinciale.
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